Teatro Instabile Napoli - Marco Francini tra parole d’autore

La musica che gira intorno. E’ quella di Sanremo, dei big consacrati, degli emergenti di successo e dei napoletani come Geolier (all’anagrafe Emanuele Esposito), rapper di Secondigliano, che con il testo della canzone “I p’ me,tu p’ te” ha lanciato un sasso nel mare della cultura napoletana, scatenando una raffica di proteste sul purismo della lingua partenopea.
Nel vento delle polemiche, da un lato c’è chi grida allo sfregio linguistico, dall’altro chi sostiene la necessità di comprendere l’urgenza di esprimere emozioni e stati d’animo dei giovani che si riversano nei testi come un fiume in piena.
S’immerge, invece, in cristalline acque d’autore il musicista, cantante, compositore e insegnante Marco Francini che al Teatro Instabile Napoli diretto da Gianni Sallustro (in via del Fico al Purgatorio, 38, ad angolo con Via dei Tribunali) domani, venerdì 2 febbraio alle 20, presenta al pubblico “Ma queste son Parole”, uno spettacolo tra canzoni conosciute e inedite.
Le Parole volano in un concerto/omaggio a Domenico Modugno, Ennio Morricone, Pier Paolo Pasolini e a Totò che tante belle poesie ha regalato alla musica. Parole allegre, nostalgiche, taglienti e irriverenti che raccontano cuore e sentimenti.
Sarà un viaggio attraverso il teatro-canzone con originali arrangiamenti musicali e pillole di ironia, storia, umorismo e leggerezza.
In scena il trio: Marco Francini, voce e chitarra, Marco di Palo al violoncello e Roberto Trenca alle chitarre e ai plettri.

da: ilmondodisuk.it

 
 
 
 
 

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